È quasi sorprendente la capacità di resistenza alla crisi finanziaria mondiale dimostrata dai paesi emergenti, in particolare da quelli dell’America Latina (Argentina, Brasile, Uruguay, Cile…). Il più grave collasso economico degli ultimi dieci anni è stato infatti vissuto da questi paesi con una sorta di placido attendismo: è una situazione strana quella che si sta delineando, perché le precedenti crisi avevano coinvolto in maniera più rapida e profonda proprio gli stati sudamericani.
Non si è verificato nessun crack e gli unici effetti da rilevare sono stati quelli sulle borse: San Paolo ha perso 7,59 punti percentuali, seguita da Buneos Aires (-5,2%) e, in maniera più lieve, Santiago del Cile (-0,53%). Cerchiamo di capire ora il perché di questa situazione e le prospettive future.